
L’acronimo DSA indica i Disturbi Specifici di Apprendimento e riguarda, in presenza di adeguata scolarità, la mancata automatizzazione dei processi sottesi alla lettura (DISLESSIA), alla scrittura (DISGRAFIA/DISORTOGRAFIA) e/o al calcolo (DISCALCULIA). DISLESSIA: difficoltà nella rapidità e nella correttezza di lettura, con compromissione nella comprensione del testo; DISGRAFIA: disturbo specifico che si manifesta con difficoltà nella realizzazione grafica; DISORTOGRAFIA: disturbo riguardante i processi di transcodifica della scrittura; DISCALCULIA: difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione del numero. I DSA concernono la compromissione esclusiva delle abilità scolastiche, che risultano quantificabilmente al di sotto di quelle attese per l’età cronologica dell’individuo e causano una significativa interferenza con il rendimento scolastico o lavorativo, con le attività della vita quotidiana. Le difficoltà di apprendimento iniziano durante gli anni scolastici, ma possono non manifestarsi pienamente fino a quando le richieste non superano le limitate capacità dell’individuo. Le difficoltà scolastiche non sono da imputare a disabilità intellettiva (si rileva una discrepanza tra abilità nel dominio specifico interessato e intelligenza generale), deficit sensoriali, altri disturbi mentali o neurologici o mancata conoscenza della lingua di istruzione (DSM 5). La legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali Disturbi Specifici di Apprendimento, tutelando gli alunni e gli studenti ed il loro diritto all’istruzione, sottolineando l’importanza di predisporre una didattica individualizzata e personalizzata.
ART. 5 <<Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari>>.
L’acronimo BES indica i Bisogni Educativi Speciali e si riferisce a tre categorie di studenti:
- Disturbi evolutivi specifici tra cui i DSA, l’ ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività), certificati dal Servizio Sanitario Nazionale o da specialisti privati. La scuola che riceve la diagnosi scrive un Piano Didattico Personalizzato (PDP); non c’è la figura dell’insegnante di sostegno;
- Disabilità motorie e disabilità cognitive, certificate dal Sistema Sanitario Nazionale, per le quali è prevista la figura dell’insegnante di sostegno e la necessità di un Piano Educativo Individualizzato (PEI);
- Disturbi legati a fattori socio-economici, linguistici, culturali, quali la non conoscenza della lingua e cultura italiana, difficoltà comportamentali o relazionali. La scuola redige un Piano Didattico Personalizzato; non è presente l’insegnante di sostegno.
Sia per i DSA che per i BES è importante impostare un adeguato metodo di studio, lavorare sulla costruzione di mappe concettuali e far perno sui punti di forza del soggetto, al fine di ottimizzare le risorse cognitive utilizzate. E’ fondamentale rinforzare i ragazzi per i traguardi raggiunti step by step, affiancandoli nel processo di apprendimento, che rappresenta inevitabilmente un momento di forte stress emotivo, oltre che cognitivo. Problemi secondari alla diagnosi sono, infatti, di natura motivazionale ed emotiva, da non sottostimare.