
Il termine ANSIA, ampiamente utilizzato, si riferisce ad un insieme di reazioni cognitive, comportamentali e fisiologiche. Cosa genera una reazione ansiosa? La percezione di uno stimolo interpretato come minaccioso o nei confronti del quale non si ritiene di possedere le adeguate capacità per fronteggiarlo.
Sintomi comunemente associati all’ansia:
- Aumento del battito cardiaco
- Difficoltà respiratorie
- Insonnia
- Difficoltà di attenzione
- Problemi digestivi
- Agitazione
- Vuoti di memoria
- Eccessivo stato di allerta
- Bisogno di rassicurazione
- Sudorazione
- Procrastinazione
- Rimuginio
- Evitamento
L’ansia di per sé non é patologica, rappresentando una risposta istintiva dell’organismo, dinanzi ad un pericolo: in tale ottica, essa risulta funzionale alla sopravvivenza dell’individuo. Inoltre, presentando un andamento “normale”, successivamente al raggiungimento del picco, naturalmente decresce, come mostrato in figura:

Quando l’ansia diventa patologica? L’ansia diviene patologica quando l’individuo attenziona selettivamente alcune informazioni, ed in virtù dei propri schemi interpretativi, derivanti da specifiche esperienze di apprendimento, dona loro un significato negativo. Gli specifici pensieri catastrofici relativi alle situazioni temute determinano un’iperattivazione fisiologica e comportano condotte di evitamento. L’evitamento sembra essere la scelta migliore per favorire il rientrare dello stato ansioso ed a breve termine risulta sicuramente una strategia funzionale. Tuttavia il non esporsi alle situazioni porta a lungo termine all’aumento delle situazioni infronteggiabili e all’innalzarsi del livello di ansia dinanzi a stimoli di piccola intensità.

L’evitamento diviene l’unica strategia in grado di far sentire il soggetto “al sicuro”. Tale pattern di risposta STIMOLO-ANSIA-EVITAMENTO genera un circolo vizioso, fungendo da rinforzo negativo, in quanto abbassa il livello di arousal, risultando il principale fattore di mantenimento della patologia ansiosa!
L’ansia é come una sedia a dondolo: sei sempre in movimento ma non avanzi di un passo

L’unico modo per interrompere il circolo vizioso é esporsi a ciò che si teme, procedendo secondo un gradiente di intensità crescente: solo in tal modo l’individuo può far esperienza dell’innocuità degli stimoli e dell’eccessiva prudenzialità con cui interpreta erroneamente stimoli specifici.